giovedì 26 febbraio 2009

LA CONFIGURAZIONE DELL'ATTREZZATURA


La configurazione dell'attrezzatura è fondamentale per ogni subacqueo, sia esso un ricreativo o tecnico(specialmente se tecnico). Eppure talvolta non viene considerato un fondamentale della subacquea e non riceve la giusta attenzione che meriterebbe.
Ricordate le prime esperienze? quando ci hanno detto di mettere il gav così e gli erogatori in questo modo? si, è già un semplice esempio di configurazione, che può portare in caso d'emergenza ad un veloce e intuitivo intervento da parte del compagno che saprà d'istinto dove agire! Quindi la configurazione deve essere pensata per fronteggiare al meglio le possibili neccessità in acqua e non per comodità. Da questo elemento ne consegue che bisogna standardizzare la nostra attrezzatura con quella del nostro gruppo sub, come conseguenza avremo un margine di sicurezza quasi raddoppiato!
Passiamo in rassegna le maggiori caratteristiche di una corretta configurazione dei tempi moderni: Minime sporgenze di fruste o altre parti di attrezzatura che potrebbero causare una difficoltà di avanzamento, Massimalizzare la razionalità, individuare il superfluo e eliminarlo.
Tutti i componenti devono essere presi con il massimo dell'agilità e velocità, non si può avere un coltello, torcia, manometro irragiungibili o molto difficili da prendere.
Bisogna essere perfettamente bilanciati nella zavorratura, ricordo a tutti che parte dell'attrezzatura è già da considerare zavorra!
Rubinetterie "libere", dobbiamo essere in grado(questo è un assoluto nella tecnica) di arrivare ai propri rubinetti senza l'aiuto del compagno, in modo da poter chiuderli istantaneamente in caso di perdite(mono doppio attacco o bibo).
conoscere perfettamente la disposizione dell'equipaggiamento del nostro buddy!
SI, essere anche ridondanti, ma non in stile albero di natale.
La qualità deve essere una prerogativa, mai scegliere in base al prezzo più basso...
Da quando in Italia si è cominciato a parlare di subacquea tecnica, sono affiorate come funghi tantissime didattiche con varie filosofie...molte sono mestamente fallite, altre hanno portato avanti dei progetti di successo(vedi PSS)...prendiamo come esempio la famosa frase "cosa portiamo sott'acqua"? inizialmente tutto, poi guardando le statistiche degli incidenti si è optato per "smagrire" la configurazione, inoltre negli ultimi anni una nuova filosofia è entrata nelle nostre teste in modo prepotente, quella "DIR STYLE" che prevede il concetto di gruppo vestito e operante in un unica unità, addestrata allo stesso livello, insomma "siamo tutti sulla stessa barca", ma questo porta alla famosa ottimizzazione dei compiti e delle emergenze! Sapere che il proprio compagno è in grado di gestire una possibile perdita d'aria, rende più sicura e piacevole la nostra permanenza in acqua!
nel prossimo articolo illustreremo tutte le componenti "ara" con dettagliate descrizioni su come costruire la "macchina" sub perfetta ovvero il trim perfetto, sia esso ricreativo, oppure tecnico...
Buone Bolle!!!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho un dubbio: se io mi organizzo come se dovessi fare un' immersione in solitario, e poi vado in acqua con un compagno che ha conoscenza della mia configurazione elevo ancora di più il mio standard di sicurezza!!!
le procedure di sicurezza DIR style sono alle volte laboriose e lente, inoltre propongono sacchi piccoli...tanto c'è la stagna... e se si allaga quando hai un sottomuta da 400 gr??? -chi ti tira su?

claudio ha detto...

Ottimo ariticolo di Cirstian di sicuro interesse,aggiungo soltanto una piccolissima cosa,ricordiami che avere un'attrezzatura ben configurata e funzionale oltre a permetterci un ottimo assetto,oltre a darci una maggiore idrodinamicità ci permette di essere più sicuri e preserva anche i fondali marini.Pensiamo un solo secondo a un adub che entra in un relitto con una configurazione sporca esempio più classico del mondo manometro che ciondola per i fatti suoi,bene pensate che sia sicuro questo sub?Io dico di no e personalmente lo eserterei a mettere il manometro in maniera che sia ben fermo al resto della sua attrezzatura.Ora prendiamo lo stesso sub,mandiamolo a fare un bel tuffo su una favolosa barriera corallina,pensate che quel manometro che sbatte in qua e in la sia un tocca sana per il corallo??Beh dai io dico di no.
Quindi come possiamo tutti intuire una corretta configurazione è l'abc del subacqueo sia esso tecnico o ricreativo.Ma non preoccupatevi con il tempo con la pratica sarete voi stesse a congirare in maniera ottimale la vostra attrezzatura e se vi riguardate alle prime immersioni,dentro di voi direte"ma come facevo ad andare in giro col manometro che ballava per i fatti suoi e con il secondo stadio di emergenza che se andava a spasso?" e penserete che quei due gancetti che avete comprato sono proprio utili ahah
saluti salati claudio