Il Discodoris Atromaculata è caratterizzato da una colorazione bianca con evidenti macchie tondeggianti di colore bruno più o meno scuro e di varia dimensione. La parte più esterna del mantello, in particolare, presenta spesso un bordo di piccole macchie regolari come avviene in molti altri molluschi. Il dorso del Discodoris Atromaculata è leggermente ruvido al tatto in quanto finemente granulato. L'animale si riproduce deponendo minuscole uova riunite in nastri di colore giallo o anche biancastro. |
Le uova vengono normalmente deposte in zone riparate su substrati ricoperti di alghe. I nastri, deposti a spirale, hanno un diametro di circa 5 centimetri. Questa caratteristica deposizione delle uova è tipica dei Nudibranchi Doridini; particolarmente belli sono i "merletti" di uova deposti dalle "ballerine spagnole", coloratissimi parenti tropicali della vacchetta di mare. Data la loro consistenza gelatinosa questi nastri di uova sono particolarmente fragili e delicati ed è pertanto necessario prestare attenzione a non danneggiarli, evitando di toccarli. La vacchetta di mare è una specie ermafrodita che si riproduce in autunno; con il tempo i nastri di uova si disgregano dando origine a delle larve che si sviluppano fino a raggiungere la vita planctonica. |
Habitat: fondali rocciosi Profondità: 5-10m. Dimensioni: raggiunge i 10cm. Caratteristiche: si tratta di un Gasteropode appartenente all'ordine dei Nudibranchi, abbastanza diffuso in tutto il Mediterraneo. Si nutre di spugne ed in particolare della Petrosia Ficiformis sulla quale è caratteristico incontrarlo. E' facilmente riconoscibile per la colorazione bianca a macchie marroni da cui discende il nome comune di "vacchetta di mare". Predilige pareti rocciose e poco illuminate, a basse profondità. Gli esemplari di maggiori dimensioni vivono generalmente da soli mentre quelli più piccoli possono essere anche incontrati in coppia o in gruppi di più elementi. |
Il nome deriva da Dôris, una delle Oceanine figlia di Oceano e Teti, moglie di Nereo e madre delle Nereidi, che dà il nome ai doridi, dal latino atro, cioè nero, e maculatus, cioè macchiato, maculato: in pratica doride maculato di nero.
Accumula tossine e risulta tossica a sua volta.
Accumula tossine e risulta tossica a sua volta.
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