Mentre l'ossigeno(O2) e l'anidride carbonica(CO2) hanno un ruolo "metabolico" nel nostro organismo che varia a seconda del tasso metabolico o della respirazione, l'azoto viene assorbito dai tessuti durante la discesa e poi rilasciato in fase di decompressione, che come ben saprete può far avvenire una formazione di bolle relative alla MDD(malattia da decompressione), oltre a questo come abbiamo già scritto nel precedente articolo, se respirato a pressioni pari o superiori ai 3bar(pressione parziale di azoto N2), può portare ad uno stato di"narcosi da azoto", ma potrebbe essere definita correttamente"narcosi da inerte", nel primo caso è definita così perché nella miscela d'aria l'inerte è l'azoto, in pratica però non è stato ancora provato definitivamente che si tratti di un effetto dovuto solo a questo gas! Leggiamo spesso che i primi effetti insorgono solamente dopo i -30mt, ma è più corretto dire che non esiste una vera soglia oltre la quale si cade in preda dei sintomi. La profondità e il livello narcotico varia da persona a persona, giorno dopo giorno(leggi precedente articolo), il motivo di mettere una soglia, lo possiamo attribuire agli scritti del prof.Bennet acquisiti dalle maggiori didattiche mondiali come standard dei loro corsi!
Un'altra teoria si base sul coefficiente di Henry, maggiore è la quantità di grasso, maggiore è l'assorbimento di inerte e per finire, la teoria derivata dagli studi di Van De Waals, che attribuisce all'attrazione intermolecolare un ruolo fondamentale nel potenziale narcotico di un gas.
I problemi più grossi, derivano da stadi psicologici "alterati",infatti un famoso esperimento(pubblicato da S.Ruia su Il Subacqueo di Febbraio2009) condotto da Mount e Milner nel 1965, prevedeva un corso di immersioni profonde, formando tre gruppi di allievi. Nel primo gruppo la soglia della narcosi fu introdotta dopo i -40 e con nessuna possibilità di rimedio. Al secondo gruppo, fu spiegato che la narcosi esiste ma che i suoi effetti sono raramente riscontrabili in immersione, Al terzo gruppo fu detto che gli effetti della narcosi sono reali, ma con una forte volontà si possono sconfiggere. I risultati sono sconcertanti! Il primo gruppo fu quello con più casi di narcosi e con livelli molto superiori dai restanti due gruppi! Questo porta a capire, che in alcune situazioni, come mare calmo, acqua cristallina, temperatura mite, è molto più facile scendere in profondità, rispetto ad una discesa nel tipico lago italiano, buio, freddo e poco popolato da esseri viventi(vero solo in parte), quindi la parte psicologica copre un ruolo fondamentale nell'evolversi dello stato narcotico! Prendiamo come esempio un corso decompression , la profondità tocca quote intorno ai -50 in aria(dipende dalla didattica), chiaramente se non abbiamo sviluppato una certa esperienza con la profondità, togliamoci dalla testa di poter effettuare tale corso! e perché fare un corso in "aria profonda", quando c'è il trimix? perché è un male necessario! prima dobbiamo conoscere un po' meglio il nostro nemico(azoto-narcosi), studiarlo approfonditamente, ma senza entrare troppo in "collisione"(profondità in aria) e approfondire le leggi fisiche che regolano la subacquea, la decompressione e la giusta attrezzatura, è un trampolino verso una subacquea più consapevole/evoluta, in grado di dare tante soddisfazioni, presso la scuola Kon Tiki sub Firenze, si può ottenere la certificazione di decompression diver(un po' di pubblicità)!
Torniamo alla "nostra" narcosi...l'ossigeno può essere narcotico? l'ossigeno potrebbe essere considerato narcotico, tuttavia esso viene metabolizzato continuamente dal nostro organismo, quindi no si può calcolare con certezza il tasso narcotico di questo gas! alcuni studi, evidenziano che se respirato a pressioni parziali di 2,0 ata o maggiori, può essere considerato narcotico, inoltre a quelle pressioni parziali gli effetti negativi derivano anche da altri fattori(vedremo quali sono in un'altro articolo). Possiamo avere un adattamento fisiologico alla narcosi? no, possiamo avere solo una "convivenza" forzata con essa, abituandoci alle sue "manifestazioni" in profondità, sempre che ne valga la pena! In conclusione, dobbiamo stare sempre molto attenti quando svolgiamo delle immersioni profonde in aria, ascoltare sempre il nostro corpo e le possibili reazioni, agendo di conseguenza e siccome la narcosi e imprevedibile e talvolta "silente", il proprio compagno può far miracoli! mai senza buddy e dovuta scorta d'aria!
Buon Bolle!!!
1 commento:
Aggiungere qualcosa io??Perfettamente inutile,posso solo dire che è un'ottimo ariticolo,e posso solo rimarcare una mia raccomandazione da guida:"sistema di coppia sistema di coppia sistema di coppia" ragazzi il sistema di coppia è una parte fondamentale anche per la prevenzione e cura della narcosi da azoto,vi sembrerà impossibile ma in parte è così per due motivi.Il primo quello più banale come già detto la volta scorsa"se il mio compagno decide che un pesce ha bisognio d'aria e gli vuole dare il suo erogatore,beh mi sa che è il caso di rimettergli in bocca l'erogatore,e di farlo salire di qualche metro,tutto svanirà" quindi compagno sempre a portata di mano mi raccomando.Il secondo beh è un pò più subdolo,riguarda il famoso ascolta "ASCOLTA IL TUO CORPO STAI CONCENTRATO",pensiamoci un'attimo e vediamo:fare sistema di coppia non vuol dire solo fare l'immersione accanto,no fare sistema di coppia vuol dire essere assieme,vuol dire controllarisi a vicenda,chiedersi la scorta d'aria a vicenda,vuol dire farsi domande a vicenda insomma vuol dire agire in due io guardo te tu guardi me,questo aumenta la concentrazione,aumeta il tasso di lucidità mentale perchè in quel modo non siamo cognolin che seguono qualcuno ma siamo partecipi,ecco se siamo lucidi capiamo che magari qualcosa non va e lo segnaliamo.Vi faccio un'esempio personale a me successe proprio con Cristian,eravamo alle formiche di grosseto,ci eravamo fatti da poco un check dell'aria,poi lui mi fece cenno che sarebbe sceso un pò di più,(già stavamo sui 45 circa) e mi chi chiese se volevo segurilo,ma io mi sentivo strano un pò come quella sensazione del bicchiere di vino in più che ti annocca il capo,gli fece cenno di andare e che io sarei rimasto a quota invece di seguirlo,bene lui andò,io mi ricontrollai computer,manometro,e tutto quanto,poi risalìì di un paio di metri,e tutto svanìì.Quindi i pensare a controllarmi mi diede una mano si avete capito bene proprio come quando bevete il famoso bicchiere di più e il vostro amico esperto di sbornie vi dice "dai su rilassati respira,cammina parla con me"mica ve lo dice perchè camminare e parlare sono una medicina,ve lo dice per portarvi alla realtà.
Saluti salati claudio
buddy sistem the best way for a good dive
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