sabato 21 febbraio 2009

FARE UN SOCCORSO A VOLTE SIGNIFICA ANCHE OPERARE DELLE SCELTE TRISTI


In questi giorni ho visto in televisione una notizia che mi ha fatto venire in mente tante cose,la notizia in questione è il salvataggio andato poi male dell'alpinista Federico Campanini, al tg hanno passato immagini molto crude dove si vedevano i soccorritori che avevano legato Federico,per trascinarlo,poi si vede che a un certo punto lo abbandonano al suo triste destino(la morte) perchè pare fosse impossibile per loro fare altro. Senza entrare nei tecnicismi del soccorso montano e senza commentare i commenti fatti dalle varie tv (ai soccorritori e stato apertamente dato degli assassini) vorrei far riflettere un po' di persone su quella che io chiamo la logica del soccorso.
Ragazzi cari la logica del soccorso è molto cinica,non sembra ma è così,sentirete fin troppo spesso il vostro istruttore di primo soccorso dirvi “ragazzi se tentate un salvataggio voi date il tutto mettete in campo esperienza mezzi tecnica,ma se vedete che andate anche voi a morire mollate il colpo” e ancora sentirete dire la famosa frase”il soccorritore non deve porsi in posizione da dover venire a sua volta soccorso”una frase ancora più crudele?”un soccoritore è una persona altamente formata alle volte un professionista,un soccoritore è un bene prezioso che tutti i giorni fa un lavoro prezioso e non deve morire durante un soccorso”bene fatte tutte queste considerazioni e detto che alcune di queste frasi non vi verranno dette in maniera così cruda in un normale corso rescue diver,ma sicuramente vi verranno fatte capire,vorrei con questo articolo cercare di portarvi a una riflessione:”durante il soccorso purtroppo a volte bisogna scegliere”.Facciamo un esempio che ci può riguardare da vicino come subacquei:”siamo di ritorno da un'immersione con un profilo un po' impegnativo,diciamo profondità massima 40 metri,abbiamo della deco da fare,ma porca miseria a 30 metri il mio compagno sta pallonando,ok lo prendo per il gav do assetto negativo a me e a lui,cerco di tenerlo ma nulla da fare va su,sento i nostri computer suonare come ossessi,la profondità va via via diminuendo e in un batter d'occhio ci troviamo a passare da meno 30 metri a meno 10 metri i nostri computer suonano e il mio compagno continua nella sua pallonata a questo punto è chiaro come il sole se mettiamo la testa fuori dall'acqua siamo fritti tutti e due rischiamo di farci male in due”cosa fare in questi casi??E' qui che si deve operare la scelta più cinica del mondo lasciare andare il nostro compagno non possiamo fare altro lo dobbiamo mollare,se usciamo in due finiamo in camera iperbarica tutti e due ci facciamo male in due non ha senso,dobbiamo farci coraggio staccare la mano dal suo gav e lasciarlo andare,a questo punto dobbiamo rifiondarci giù e fare la nostra tappa di deco ma non finisce qui,se abbiamo con noi un gonfiabile di emergenza e una lavagnetta possiamo ancora agire per il nostro amico come?Prendiamo il gonfiabile e la lavagnetta sulla lavagnetta scriviamo cosa è successo,poi la attacchiamo al gonfiabile e la spariamo su,questo aiuterà chi raccoglie il nostro buddy a capire cosa è successo. Come vedete si torna al primo discorso “ragazzi in un soccorso tentate il tutto per tutto mettete in campo esperienza e mezzi ma quando vedete che andate a morire o farvi male anche voi mollate il colpo” direi che il tutto per tutto lo abbiamo tentato abbiamo infatti tentato di fermare in ogni modo la sua pallonata,ma non cè stato verso,quindi lo abbiamo lasciato andare,ma abbiamo usato i mezzi disponibili(pallone gonfiabile e lavagnetta) per aiutare chi lo raccoglie a capire cosa è successo.
A questo punto molti di voi leggendo resteranno allibiti e diranno dentro di se”razza di pezzo di tolla infame il tuo amico ha un problema e tu gli dai una mano ma non fino in fondo sei una carogna sei un'infame sei un' assassino sei un vigliacco”tutte parole e frasi che mi sento di capire fino in fondo senza colpevolizzare chi le dice,però la realtà è ben diversa dai film dove l'eroe di turno si getta tra le fiamme dell'inferno in pantaloncini corti e tutto si risolve con due sorrisi,no purtroppo non è così la realtà durante un soccorso è fatta di impegno sangue freddo e cervello lucido per poter operare al meglio,e alle volte operare al meglio significa fare una scelta,e purtroppo non sempre le scelte sono scelte piacevoli. Molti leggendo questo articolo si chiederanno se io oggi avevo voglia di fare il menagramo,ma no vi garantisco che non è così anzi auguriamoci tutti quanti che non succeda mai a nessuno di noi di dover fare certe cose (forza ragazzi abbandonano sgratt,sgratt,e scongiuri vari) perchè sono al quanto spiacevoli,usiamo sempre il cervello e tutto ci andrà bene. Oggi avevo semplicemente voglia di far riflettere tutti coloro che si apprestano magari a fare un bel corso rescue diver,corso favoloso e utilissimo,corso formativo,nel soccorso in mare e in terra(se poi volete aumentare il vostro bagagli conoscitivo ci sono tanti modi per farlo) ma che vi da anche un certo grado di responsabilità e chi è responsabile deve saper scegliere senza fare l'eroe di turno.

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