sabato 31 ottobre 2009

Il mare è anche poesia


Sempre il mare, uomo libero, amerai!
perché il mare è il tuo specchio; tu contempli
nell’infinito svolgersi dell’onda
l’anima tua, e un abisso è il tuo spirito
non meno amaro. Godi nel tuffarti
in seno alla tua immagine; l’abbracci
con gli occhi e con le braccia, e a volte il cuore
si distrae dal tuo suono al suon di questo
selvaggio ed indomabile lamento.
Discreti e tenebrosi ambedue siete:
uomo, nessuno ha mai sondato il fondo
dei tuoi abissi; nessuno ha conosciuto,
mare, le tue più intime ricchezze,
tanto gelosi siete d’ogni vostro
segreto. Ma da secoli infiniti
senza rimorso né pietà lottate
fra voi, talmente grande è il vostro amore
per la strage e la morte, o lottatori
eterni, o implacabili fratelli!

Charles Baudelaire

giovedì 22 ottobre 2009

VALUTARE LA SITUAZIONE...RESCUE DIVER





















Un breve articoletto che vuole essere quasi un suggerimento...Come si può notare dalla satirica vignetta, essere in grado di valutare ogni situazioni rende il subacqueo pienamente autonomo e incrementa le capacità per poter intervenire in caso di un incidente subacqueo, sarebbe opportuno che tutti i sub partecipassero a questo corso.
Molto spesso se non si è obbligati a fequentare tale corso per avanzare ai livelli d'insegnamento della didattica scelta, è snobbato e sostituito dai più divertenti(sulla carta) corsi di specializzazione...notturna, fotografia, attrezzatura e anche il famosissimo GOURMET DIVER...
sicuramente il vostro compagno srà felicissimo di sapere che non sapete assolutamente come aiutarlo dal panico "attivo", ma che in fondo le lasagne non sono poi così grasse se cucinate in stile gioapponese...molti già al corso adv con l'aggiunta del deep(specializzazione alle profondità fino ai -40) pensano di essere dei sub completi...niente di più sbagliato! Bisogna ricordare che l'apprendimento nel campo della subacquea non ha mai fine, si è sempre in costante evoluzione!
Ricordo con gioia quando arrivai al traguardo del Rescue Diver, inizialmente ero molto depresso all'idea di fare gli esercizi di salvamento, speravo solo che finisse presto...ma piano piano il corso procedeva e dentro me si accese una "lucina" e pensai"che bello, oggi ho imparato che il panico è gestibile", "domani saprò affrontare una situazione ancora più complessa", nel mio volto una piccola smorfia stava nascendo...era un timido sorriso che crebbe con il passare del tempo. Durante la meritata consegna dei diplomi/brevetto ero il più sorridente con tanto di pacca sulla spalla dell'istruttore"bravo Cris, hai superato brillantemente ogni prova e ti vedo realmente felice"...ero felice e da quel giorno la mia vita sarebbe cambiata radicalmente"la subacquea come stile di vita" pensai subito...ma questa è un'altra storia...
Oggi giorno la subacquea è proiettata verso le profondità, molti sono i subacquei che frequentano un corso tecnico per l'uso delle miscele, ebbene, molti di questi non hanno le dovute nozioni o non sono aggiornati sulle metodiche di salvamento, perché meglio una "boccia"s80 in più che uno stage sul rescue..."tanto se pensi che debba succederti qualcosa, meglio che stai a casa"...
in merito consiglio la lettura dell'articolo scritto da Andrea Neri, noto istruttore subacqueo www.andreaneri.net.
Molto spesso dato l'elevato costo delle ricariche, le immersioni profonde non sono poi così numerose per il il sub ricreativo-tecnico(penso che sia la giusta definizione), durante questi tempi "morti" dall'attività, molti scelgono di continuare a quote meno profonde, ma si può optare anche per bel ripassino del rescue, no?
Che siate tecnici o ricreativi non importa, il fattore essenziale durante le vostre immersioni è Conoscenza-Capacità-tranquillità=rescue diver.
Buone Bolle

mercoledì 21 ottobre 2009

VINCITORE DEL SONDAGGIONE...(notare vignetta divisa come bandiera sub)















Come sempre il lato sessuale prevale sulle cose serie...bene ecco i risultati(guardare vignetta)...la prossima volta...


immagine tratta dal sito:media.photobucket.com

INQUINAMENTO...
















Ricordate i vecchi film dove un naufrago gettava nel mare la bottiglia con il messaggio al suo interno? ultimamente la specie più presente pare sia proprio la naufragus-vulgaris, molto vulgaris!!! Quasi tutte le persono quando pensano all'inquinamento del mare sono subito prese da pensieri di gigantesche tubature industriali che scaricano il loro mortale liquame in mare...in parte è così, ma molto spesso siamo noi la vera causa...pensiamo solo al materiale plastico gettato ogni anno sulle nostre stupende coste, con un picco massimo che raggiunge le migliaia di unità nel periodo estivo. Cifre spesso ignorate, ma non dal mare, il quale trasporta i contenitori in giro per i vari continenti...fare pura e "dura" ecologia talvolta diviene utopico, però nel nostro piccolo mondo "casalingo" dobbiamo cercare di pensare oltre al cestino domestico, cercando di smistare i vari materiali da reciclare ecc...noi subacque durante le nostre favolose gite nel regno del silenzio, dobbiamo fare attenzione alle piccole cose, tipo non gettare i filtri delle sigarette dalla barca o pontile prima/dopo l'immersione, cercare dove possibile di raccogliere materiale inquinante(non nocivo ovviamente), giornate dedicate alla pulizia dei fondali(molto organizzazioni sono già impegnate in questo campo) e segnalare possibili abusi da parte di proprietari di natanti, i quali(senza polemica) molte volte usano il mare come una discarica! no cari amici, non è asfalto, ma acqua sotto la quale si nasconde un vero paradiso ormai sotto assedio da varie tipologie di veleni(anche politici). Vorrei sottolineare che alcuni lamentano gli alti costi della nuove imbarcazioni ecologiche...si, ma perchè non iniziare dalle cose semplici, personalmente sembra tanto una scusa... e una revisione al motore ogni tanto...magari...tornando al nostro caro mondo di sub-suv e subbe, vorrei sottolineare che anche il consumo di pesce di grossa taglia da allevamento è una forma di inquinamento, basti pensare che al largo di Napoli e altre città di mare esistono grandi allevamenti di tonni, i quali sono alimentati svariate volte a giorno, chiaramente ingrassano e raddoppiano le dimensioni in brevissimo tempo! Spesso la carne di questo pesce è molto diversa dal punto di vista nutrizionale rispetto al tonno pescato in mare aperto...già in mare aperto...anche questa è quasi una utopia...cmq il vero fattore inquinante sono le...feci del tonno! immaginate 100-200 di questi bestioni che giornalmente scaricano quantitativi enormi di scarti...sempre nel solito sito...una vera discarica!!!
cmq Uno dei principali impatti del disastro ambientale sul mare è...l'uomo. Non si tratta solo dell'inquinamento legato agli incidenti delle petroliere, agli sversamenti in mare di petrolio o alle attività illegali di scarico in mare dei fusti di rifiuti(new da Livorno?). Per quanto siano questi gli aspetti più visibili del problema, l'inquinamento dei mari dipende in gran parte da altre fonti, come gli scarichi urbani e industriali, la dispersione in acqua dei pesticidi e dei composti chimici usati nell'agricoltura, gli scarti delle lavorazioni minerarie, i rifiuti radioattivi e...casalinghi.
Cechiamo di essere più consapevoli e vogliamo bene al nostro(di tutti) mare così desiderato durante le lunghe ore di lavoro...
buone bolle