venerdì 29 gennaio 2010

(tratto dal racconto di un amico sub)...Era una bellissima giornata di primavera, mare piatto e tanta voglia di blu...ripongo tutta l'attrezzatura sul pianoro antecedente la scogliera, controllo che ci sia tutto l'occorente per procedere con l'immersione...all'improviso ecco che un "collega"(subacqueo) porta vicino alla mia roba uno strano siluro, chiedo incuriosito cosa  fosse simile arnese..."è uno scooter subacqueo, permette  di arrivare prima alla massima profondità"..."quindi aiuta a raggiungere prima la quota stabilita diminuendo l'assorbimento d'azoto?"..."mah, forse si, ma personalmente utilizzo lo scooter per andare oltre certi limiti, così fatico meno anche in risalita"...ero un pò perplesso dalle risposte "dell'amico", certo avere un mezzo per diminuire la fatica e le distanze è un bel passo avanti, ma la spiegazione non proprio tecnica lasciava dentro me un vuoto che andava colmato..."ma se mentre esuguo la discesa veloce, gli orecchi riusciranno a compensare adeguatamente?"..."...ma in risalita non rischio di superare certe velocità di sicurezza?" "come gestisco il bestione durante l'immersione?"...domande, domande...avevo solo una possibilità...chiedere info dettagliate a chi forma i subacquei all'utilizzo del "mezzo di trasporto"!
Decido di fare una prova sul campo, fisso con un istruttore qualificato e aspetto con trepidazione il momento...giunto il fatidico giorno, trovo già montato il siluro, dopo le dovute presentazioni ecco che con le prime spiegazioni credo di iniziare a capire il vero significato di "scooter subacqueo"...lo scooter in acqua non ha peso, è neutro, quindi non provocherà "fastidio", inoltre inizialmente dovrò dosare la velocità, anche perchè con questo mezzo si può perdere la quota e l'assetto con facilità...ma nulla di così drammatico se accanto sarà presente il mio istruttore(ovviamente)! Il suo funzionamento è relativamente semplice, esso si impugna con tutte e due le mani nella parte finale dello scooter e tramite una leva si azionano le pale che permetteranno lo spostamento in acqua senza bisogno di pinneggiare(fantastico)...con un pò di pratica il siluro si può pilotare anche con una mano(alcuni modelli)...inizia l'avventura!!!
Dopo i primi metri e come concordato in superficie ottengo il prezioso "maiale", wow, sembro Valentino Rossi nei momenti migliori, ma ecco che il mio "trainer" richiama all'ordine, devo smettere di inseguire le donzelle...siamo spalla a spalla e senza fatica e in poco tempo raggiungiamo una stupenda parete di corallo, solitamente nella bombola rimaneva il solito 150/160bar, ma grazie al risparmio "energetico" con stupore scopro di avere 180bar, magnifico! raggiunto illimite ricreativo ecco che inizia la risalita, ma NON uso lo scooter come un razzo per tornare all'asciutto, grazie all'anello posto sulla muta, attacco il maiale e al segnale convenzionato inizio a risalire...ma prima ecco un nuovo controllo della scorta d'aria, ancora una volta scopro di avere tanta aria, che fantastica avventura e in tutta sicurezza...tornato alla "realtà" della terra ferma, dopo le prime impressioni, prendo contatti per fare il corso di primo livello, così comprerò il mezzo e potrà iniziare nuovamente l'avventura...

BUONE BOLLE 


giovedì 28 gennaio 2010

MURENA...DOPO APERITIVO!!!

DICA...33...NO...NEMO 33...



NEMO 33: una piscina abissale
Per chi volesse fare un tuffo in una piscina veramente fuori dalla norma deve andare a Uccle, cittadina del Belgio nei pressi di Bruxelles, dove è stata costruita la piscina più profonda del mondo, ben 33 metri. Costata 3,2 milioni di euro la piscina si chiama chiamata Nemo 33.
Meta ideale per i sub che volessero tenersi in buon allenamento questa piscina non è soltanto una vasca piena d’acqua ma una struttura immersa ben più complessa, munita di piattaforme, grotte sommerse, tre campane d’aria a pressione costante e oblò attraverso i quali i visitatori possono vedere chi si trova in immersione nella vasca.
Ma anche l’acqua è acqua da record. La vasca contiene infatti 2.500.000litri di acqua di sorgente cristallina che permette una visibilità di più di 30 metri mantenuta a 30° grazie a dei pannelli solari. Quindi, niente odore di cloro, bruciori agli occhi, problemi alla pelle, anzi un’acqua che fa bene alla pelle e che si potrebbe anche …bere. L’eccezionale struttura utile per l’allenamento dei sub da anche la possibilità di studiare, in ambiente controllato, tutte quelle situazioni, a volte difficili, che possono capitare nelle immersioni in mare.
mediterraneodiving.wordpress.com

martedì 26 gennaio 2010

SECCA DELLA CROCE-ISOLA DEL GIGLIO


costa nordoccidentale dell'isola del Giglio una grande croce incide un masso di puro granito dalle forme tondeggianti...ecco una delle più belle secche del Giglio, che lascerà emozioni indimenticabili anche agli esperti meno impressionabili.
Sott'acqua sono possibili moltissimi itinerari. le profondità variano da un minimo di -15mt ai più tecnici 70+mt. Il tipico "giro" parte dall'ormeggio della barca, ridossata nella sella tra i due sommi principali. Prendiamo la direzione verso sud, lasciandosi a destra il pinnacolo e proseguendo sul pianoro. In questo punto si ha la possibilità di incontrare il maestoso branco di barracuda, in soli 20mt d'acqua, oltre questo limite si ha dei continui "salti" con pareti alte 4-5mt ricoperte di gorgonie gialle, questi saranno i limiti per gli advanced senza la specializzazione deep, gli altri potranno proseguire verso sud seguendo una spettacolare frana di grandi massi...quì i grandi dentici e barracuda stazionano in cerca della prossima preda, una vero spettacolo della natura, continuando la nostra esplorazione troveremo un pendio, ecco che le prime gorgonie rosse mostrano con orgoglio tutta la loro bellezza, ma non fermiamoci troppo, il secondo sperone aspetta solo noi...è ancora più magnifico del primo!!! una foresta di gorgonie sempre più grandi, contornate da pesci e crostacei e...ops stiamo sforando i limiti del ricreativo...ma se avete la giusta attrezzatura e il giusto addestramento(corso decompression/trimix) godrete di un panorama degno delle migliori cartoline!!!
un avviso importante, è da tenere sempre in considerazione la forte corrente che spesso batte questa zona, quindi occorrono ottime condizioni fisiche per affrontare una simile immersione,
quindi non crediate di poter rimorchiare quella bionda al pub, bere e farla bere come una spugna e passarci un'intera notte di fuoco...

buona bolle!!!

giovedì 21 gennaio 2010

Quando portare gli erogatori alla manutenzione



I moderni erogatori sono fatti con buoni materiali che nel rispetto delle norme assicurano resistenza e durabilità nel tempo.



La loro affidabilità è senza dubbio molto alta, ma ogni tanto può rivelarsi utile un controllo presso un centro specializzato.



Premetto che la migliore manutenzione è il risciacquo in acqua dolce dopo ogni immersione, che possibilmente andrebbe fatto con l' erogatore in pressione, riponendo poi il tutto in contenitori adeguati per evitare inutili curve secche che possono procurare danneggiamenti alle fruste soprattutto dove sono i terminali.



Per quanto possa sembrare assurdo meno si adopera un erogatore, specie in caso di lunghi periodi di inattività, maggiore è la necessità di effettuare la revisione.



La maggiore causa di malfunzionamenti è imputabile alle incrostazioni di sale o comunque

domenica 27 dicembre 2009

Mediterraneo Vs. Mar Rosso

Ecco alcune belle foto per due mari a confronto...
Un tuffo nel Mediterraneo: corallo rosso, murene gorgonie, un mare a volte cupo, freddo, ma nasconde in sé tesori e colori che ogni volta ci lasciano letteralmente a bocca aperta!
Spingersi nelle sue profondità significa assistere a continui e mutevoli ambienti, come se in ascensore incotrassimo piano per piano gli inquilini di uno stabile e scoprissimo che ve ne è sempre di più interessanti man mano che si scende.











Ha prezzi accessibili, fauna variegata , trasparenza infinita e la possibilità di stare immersi quasi a pelo d' acqua ( a c.a. 24-26 gradi!) e scorgere tutto quello che si può vedere come se si fosse in poltrona!Tartarughe, squali, aquile di mare, madrepore... tutto a portata di mano...
Non chiedetemi quale preferisco, non potrei fare a meno delle emozioni di nessuno dei due !!!

giovedì 5 novembre 2009

NO DRUGs ... NO DIVE...




La sera leoni la mattina...EMBOLONI !!!


Nell' esperienza dei racconti di sventurati subacquei che incappano in inspiegabili incidenti per MDD mi sono accorto che sempre più spesso si parla di uso e abuso di alcool relativamente alle ore precedenti allo sfortunato tuffo.


Ricordo diversi anni fa, a Sharm, di un incidente occorso ad un sub, non in splendida forma, che la sera prima si era scolato un ettolitro di birra e che pur avendo fatto le stesse identiche immersioni come profondità, tempi e profili di un gruppo di circa 5 o 6 persone, non avendo ricevuto alcun tipo di allarme dal computer è incorso in una leggerissima MDD. I sintomi erano chiari un piccolo dolore accompagnato da stanchezza che andava intensificandosi a distanza di tempo dall' immersione.

Sorpresa, quest' anno in crociera un amico del team DWELLER di cui sono entrato a far parte, mi raccontava una storia similare con conseguenze catastrofiche: necessità di trasporto in elicottero ricompressione e lunghe terapie per riacquistare la piena attività motoria.


Si trattava di una guida che lavorava e veniva da una serie, non eccezionale, di tre immersioni profonde , intorno ai 45 mt, fatte nei due giorni precedenti.


La sera girava nel villaggio un pò troppo alticcio, il giorno dopo senza aver fatto niente di chè, dopo un tuffo a 35 mt, in eliambulanza e poi in camera.

La diagnosi era MDD da stress fisico.

Guarda caso la mia giornata nera condita da una narcosi da paura(vedi manuale di immersione in aria profonda sintomo 23 su una scala per gravità di 26) avenne proprio dopo una serata "allegra" con gli amici del bar!

Tirando le somme il nostro motto sarà No drugs, No dive...

Prima fumavo bevevo e mi facevo le canne, poi per fare il sub ho finito... i soldi...

Buone bollonze a tutti !!!