L'obbiettivo di questa giornata era la fotografia...ma il mal tempo degli scorsi giorni non ha permesso di scattare immagini "spettacolari", causa la solita acqua color verde "ARNO"...però, visto che siamo degli amanti del mare, invece di rimanere delusi e sugli scogli, siamo scesi con tutta la pesante attrezzatura composta dal bibo 15+15, muta stagna, gav "tek" e erogatore principale munito di frusta da 2mt!
Una corrente di media entità a costretto ad una pinneggiata in superficie energica per raggiungere il punto prefissato(parete di destra), una volta fatto il controllo finale al proprio "buddy", abbiamo scambiato il segnale di "o.k." e...giù, uno davanti l'altro siamo scesi orizzontalmente, abbiamo caricato la giusta quantità d'aria nella stagna(per non toccare il fondale) e dopo un'ulteriore controllo alla scorta d'aria, abbiamo iniziato l'avventura e che avventura! Subito si è prospettato un'ambiente "lunare"con visibilità "0" e poca luce, ok penso"facciamo la notturna", nel percorso verso la parete incontriamo altri sub di ritorno, fanno gesti come per comuncarci che è tutto inutile, non si vede niente, ma noi proseguiamo(ormai è tardi per i ripensamenti) e raggiunto il primo "gradone" a -35 ecco che finalmente si materializza il corallo rosso, tante colonie di discrete dimensioni che ramificano su di un masso "butterato" da piccole spugne...andiamo avanti! ecco che la parete più fonda -44 rivela tutto il proprio splendore con dei rami di corallo veramenti grandi, rimaniamo molto ad ammirare tali bellezze e spingiamo le nostre pinne anche sulla parte sabbiosa, sembra tutto fermo, ma con un'attento sguardo, ecco che piccoli pesci sono completamenti immobili e "insabbiati", mentre altri cercano di scappare dalla caccia dei saraghi...wow, altro che guerre stellari! dopo 23minuti di fondo decidiamo che è giunta l'ora di risalire, percorriamo la strada del ritorno con varie tappe intermedie fino ad arrivare a - 6, dove ad attenderci è la parte più impegnativa di decompressione per un totale finale di 103 minuti d'immersione. Naturalmente il tutto in aria, perchè ancora le nuove stage non sono arrivate e quelle vecchie erano...vuote(Matteooooo...).
Una corrente di media entità a costretto ad una pinneggiata in superficie energica per raggiungere il punto prefissato(parete di destra), una volta fatto il controllo finale al proprio "buddy", abbiamo scambiato il segnale di "o.k." e...giù, uno davanti l'altro siamo scesi orizzontalmente, abbiamo caricato la giusta quantità d'aria nella stagna(per non toccare il fondale) e dopo un'ulteriore controllo alla scorta d'aria, abbiamo iniziato l'avventura e che avventura! Subito si è prospettato un'ambiente "lunare"con visibilità "0" e poca luce, ok penso"facciamo la notturna", nel percorso verso la parete incontriamo altri sub di ritorno, fanno gesti come per comuncarci che è tutto inutile, non si vede niente, ma noi proseguiamo(ormai è tardi per i ripensamenti) e raggiunto il primo "gradone" a -35 ecco che finalmente si materializza il corallo rosso, tante colonie di discrete dimensioni che ramificano su di un masso "butterato" da piccole spugne...andiamo avanti! ecco che la parete più fonda -44 rivela tutto il proprio splendore con dei rami di corallo veramenti grandi, rimaniamo molto ad ammirare tali bellezze e spingiamo le nostre pinne anche sulla parte sabbiosa, sembra tutto fermo, ma con un'attento sguardo, ecco che piccoli pesci sono completamenti immobili e "insabbiati", mentre altri cercano di scappare dalla caccia dei saraghi...wow, altro che guerre stellari! dopo 23minuti di fondo decidiamo che è giunta l'ora di risalire, percorriamo la strada del ritorno con varie tappe intermedie fino ad arrivare a - 6, dove ad attenderci è la parte più impegnativa di decompressione per un totale finale di 103 minuti d'immersione. Naturalmente il tutto in aria, perchè ancora le nuove stage non sono arrivate e quelle vecchie erano...vuote(Matteooooo...).
al prossimo tuffo!!!
buone bolle!!!
foto e testo di Cristian Di Mauro
3 commenti:
e bravi marììììì come rosico,una parte di staff al mare e io fermo a casa col raffreddore grrrr
va bhe succede,ahah battute a parte grazie per il vostro racconto e le vostre stupende foto,noto con piacere che il nudibranco è sempre li al solito posto,e che la bella murena cè ancora.Se non mi sbaglio quella è la via per la benna del corallo,e quella favolosa murena è li sulla via più facile però vederla al ritorno.
Saluti salati claudio
esatto, tutto questo al ritorno(bravo), invece il corallo è stato fotografato in parete di destra:-)
buone bolle!!!
Eh lo so il carallo sulla parete di destra,se si chiama benna del corallo ci sarà pure un motivo,e poi mi vengono a dire"a calafuria non cè nulla da vedere" noooooo non cè nulla proprio nulla quel corallo è un'ologramma quella bella murena che trovi sulla via del ritorno (60gradi bussola circa per riprendere il profilo della cigliata e tornare sul golfetto) è finta.Ragazzi calafuria è bella!!!!!
A calafuria ci si allena so il vice sindaco ihihihi devo pure fare buona pubblicità.
saluti salati claudio
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