Nei corsi ricreativi, le varie scuole di formazione, insegnano ad effettuare immersioni con aria compressa entro la curva di sicurezza e con l'ausilio di computer e/o tabelle. Dopo un pò di tempo "formativo" e di puro divertimento(questo è lo scopo principale), quasi tutti i subacquei tendono a voler violare tali limiti che in un primo momento sembrano facilmente raggiungibili(stiamo parlando di profondità e tempo), invece senza la giusta preparazione e attrezzature adatte, si può arrivare all'incidente di qualsiasi tipo, dall'esaurimento dell'aria alla narcosi da azoto. La seconda ipotesi è quella che tratteremo oggi! La sindrome da Narcosi è un pericoloso(se non controllato) effetto colaterale di chi pratica subacquea, gli effetti sono simili a quelli del'alcol, capacità di giudizio compromessa e coordinazione motoria, euforia in alcuni casi, oppure peggio, stato d'ansia e panico, con conseguenze talvolta disastrose!
La narcosi da azoto è un’alterazione neuro psichica che si manifesta nelle immersioni con
autorespiratore ad aria compressa ed è determinata dall’azione narcotica dell’azoto ad elevata
pressione, questo anche perchè le nostre cellule nervose sono ricoperte da tessuto grasso, i gas inerti come l'azoto hanno la capacità di penetrare e legare facilmente con i tessuti grassi, anche se il fenomeno non è stato ancora spiegato in tutti i suoi aspetti, questo è uno dei fattori scatenanti. Quindi, maggiore è la pressione, maggiore è l’azione narcotica dell’azoto sulle
membrane cellulari.Questo significa che più scendiamo e maggiore sarà l'accumolo da parte dei tessuti di questo gas! La legge del nostro "amico" Henry parla chiaro:
“a temperatura costante, la quantità di un gas che si
può sciogliere in un liquido, è direttamente proporzionale alla pressione parziale del gas stesso”.
In genere i primi sintomi si avvertono dai -30mt(4bar) in poi, con un incremento esponenziale dopo i -40mt(5bar).Esistono altre cause "collaterali che possono scatenare una "crisi narcotica", infatti sappiamo che a queste profondità over 30 per colpa della maggior densità dell'aria nella bombola "fatichiamo" di più a respirare rispetto alla superficie, quindi c'è bisogno di mettere in atto una ventilazione più profonda e lenta, ma ecco che la narcosi ci mette lo zampino! infatti, uno dei sintomi è l'aumento della frequenza respiratoria, con conseguente accumulo di biossido di carbonio(CO2) e "fame d'aria" che molto spesso porta il subacqueo al panico e alla risalita incontrollata da profondità talvolta elevate, sempre che i sintomi siano lievi.
autorespiratore ad aria compressa ed è determinata dall’azione narcotica dell’azoto ad elevata
pressione, questo anche perchè le nostre cellule nervose sono ricoperte da tessuto grasso, i gas inerti come l'azoto hanno la capacità di penetrare e legare facilmente con i tessuti grassi, anche se il fenomeno non è stato ancora spiegato in tutti i suoi aspetti, questo è uno dei fattori scatenanti. Quindi, maggiore è la pressione, maggiore è l’azione narcotica dell’azoto sulle
membrane cellulari.Questo significa che più scendiamo e maggiore sarà l'accumolo da parte dei tessuti di questo gas! La legge del nostro "amico" Henry parla chiaro:
“a temperatura costante, la quantità di un gas che si
può sciogliere in un liquido, è direttamente proporzionale alla pressione parziale del gas stesso”.
In genere i primi sintomi si avvertono dai -30mt(4bar) in poi, con un incremento esponenziale dopo i -40mt(5bar).Esistono altre cause "collaterali che possono scatenare una "crisi narcotica", infatti sappiamo che a queste profondità over 30 per colpa della maggior densità dell'aria nella bombola "fatichiamo" di più a respirare rispetto alla superficie, quindi c'è bisogno di mettere in atto una ventilazione più profonda e lenta, ma ecco che la narcosi ci mette lo zampino! infatti, uno dei sintomi è l'aumento della frequenza respiratoria, con conseguente accumulo di biossido di carbonio(CO2) e "fame d'aria" che molto spesso porta il subacqueo al panico e alla risalita incontrollata da profondità talvolta elevate, sempre che i sintomi siano lievi.
La narcosi è imprevedibile e varia da soggetto a soggetto! Lo stress è direttamente legato alla narcosi, stati di stress dovuti a poche ore di sonno, alcol, problemi familiari e altro, possono aggravare i sintomi, così come la forma fisica e l'allenamento alle immersioni profonde! Anche il modo di pinneggiare, l'assetto imperfetto che porta ad uno stato di affaticamento e la respirazione scorretta, sono tutti elementi che aiutano l'effetto "martini", così definito dal comandante Cousteau.
In Moltissimi casi, basta risalire di un bar(non quello all'angolo di casa vostra) o meno, per alleviare i sintomi e farli scomparire, ma perchè farsi del male cercando la famosa ebrezza da profondità e magari anche qualche problemuccio? molti risponderanno che la profondità è affascinante...molto spesso rispondo che la camera iperbarica non è altrettanto affascinante(chiedo scusa per la battuta cattiva) e nemmeno essere ripresi sotto braccio dal proprio compagno "stampati" su di uno scolglio a -65mt a far bolle per colpa del black out(stadio avanzato della narcosi), naturalmente sono casi limite!
Esiste un certo adattamento alla profondità, ma non è una certezza, infatti basta essere in una delle condizioni appena descritte ed ecco che cadiamo nelle mani della nostra "amica" Narcosi!
e come possiamo fare per evitare tutto questo, vi starete sicuramente domandando? semplice, quando utilizzate la normale aria, limitate le vostre immersioni al brevetto che possiedete e magari frequentate un bel corso NITROX che abilita all'uso di miscele iperossigenate(fino al 40%)che abbassa di molto la percentuale di gas inerte asorbita, per non parlare dei tempi d'imersioni prolungati con conseguente maggior divertimento.Abbiamo anche la possibilità di usufruire di miscele particolari che riescono a portarci in profondità con sicurezza e allontanando la narcosi, stiamo parlando del TRIMIX, ovviamente prima dovete percorrere un iter formativo molto impegnativo, ma questo sarà compensato dal piacere di scendere nel blu in piena efficienza mentale e fisica.
e come possiamo fare per evitare tutto questo, vi starete sicuramente domandando? semplice, quando utilizzate la normale aria, limitate le vostre immersioni al brevetto che possiedete e magari frequentate un bel corso NITROX che abilita all'uso di miscele iperossigenate(fino al 40%)che abbassa di molto la percentuale di gas inerte asorbita, per non parlare dei tempi d'imersioni prolungati con conseguente maggior divertimento.Abbiamo anche la possibilità di usufruire di miscele particolari che riescono a portarci in profondità con sicurezza e allontanando la narcosi, stiamo parlando del TRIMIX, ovviamente prima dovete percorrere un iter formativo molto impegnativo, ma questo sarà compensato dal piacere di scendere nel blu in piena efficienza mentale e fisica.
Avrete sicuramente capito che ormai è inutile scendere a determinate quote senza il giusto addestramento e miscela, inoltre dobbiamo sempre ricordarci che scendiamo per il puro divertimento e che quindi è da sciocchi rischiare la propria incolumità per far registrare al computer una profondita fuori curva, concludo questo argomento, ricordandovi che gli operatori professionisti hanno come limite i -50 mt in aria e che per profondità superiori(60mt) necessitano obbligatoriamente della camera iperbarica posta sopra la barca appoggio!
Questa breve descrizione, vuol essere solo una piccola intro al vasto argomento della Narcosi da Azoto.
Buone Bolle!!!
Questa breve descrizione, vuol essere solo una piccola intro al vasto argomento della Narcosi da Azoto.
Buone Bolle!!!
4 commenti:
Allora ragazzuoli sulla narcosi corrono tante belle storielle,chi racconta di aver visto gente che dava l'aria ai pesci,chi racconta di aver visto gente sdraiata sul fondo a farsi i fanghi,e via così tutte falsità??Non saprei di sicuro so che sono cose possibilissime,come dettovi dal buon Cristian la narcosi è una sorta di stato di ebrezza(nei casi leggeri) un vero black out in casi pesanti,ecco quando siete un pò alticci immaginate cosa fate,fate cose strane e sopratutto vi sentite potenti in grado di fare tutto(non dite che non vi imbriacate perchè non ci credo,io quando sono alticcio mi sento una forza quindi non dite io non bevo perchè siete falsi)ecco un pò la stessa sensazione la provate quando siete in narcosi,vi sentite rintontiti e pensate eh boia però che assetto,boia oggi non sento per nulla la profondità,fin quando magari non vi mettete in ginocchio sul fondo girati verso la mecca a pregare,e li vi arriva il compagno vi prende per un braccio vi fa salire di qualche metro e vi passa tutto,alchè magari voi piccati guardate il compagno che vi tiene per il braccio quasi a dirgli "o azzo fai???".Peggio vi va poi quando uscite dall'acqua tutti vi dicono che voi eravate in ginocchio verso la mecca e voi dite "io???ma voi siete scemi non è vero io non ho fatto nulla io ero tranquillssimo"" ahah tutto normale boys succede.Ok a parte le battute,la narcosi è insidiosissima,può diventare pericolosissima se non risalite,da qui il famoso,pensare respirare agire,se pensate e respirate a modino con calma riuscite ad ascoltarvi e vi capite se cè qualcosa che non va.Poi altra precauzione è sempre attuare la prima regola fondamentale in acqua si va in coppia si attua il sistema di coppia e ci si controlla,vedrete che se avete con voi il compagno,lui vi tira su e vi fa risalire(magari poi vi sfotte ma questo fa parte del pacchetto full day) e vi passa tutto.Bene detto questo,che dire,ragazzi andarsela a cercare non ha senso i limiti di profondità vanno rispettati non per essere bigotti ma per non farsi male,non ha senso dire oggi ho fatto ottanta metri in aria solo per dire di averli fatti,volete andare fondi???Fatevi un corso di miscele,vi godrete di più ciò che volete fare.Per tutto il resto cè mastercard.
Ah un'ultima cosa non ci sono persone immuni alla narcosi chi vi dice mai avuta non ne soffro dice falsità,la cosa giusta è "per ora mai avuta" perchè la narcosi dipende come detto da cristian da vari fattori anche lo stress la stanchezza lo scarso allenamento la possono dare e poi non siamo macchine non siamo tutti i giorni uguali altrimenti non ci sarebbe gusto a vivere può succere oggi no domani oppure oggi si domani no.
Quindi riassumendo i limiti ogni tanto li sforiamo un pò tutti ci dicono che per i ricreativi a 40 mt finisce il mare,ma poi sono 45 ok ok ci sta bene ma diamoci una regola diciamo ok vogliamo fare un tuffo a 45 metri???perfetto riflettiamo se siamo in grado se siamo allenati e andiamoci in coppia sempre sapendo che stiamo andando oltre i limiti quindi controlliamo ogni pezzo della nostra attrezzatura,facciamo tutto con calma ascoltiamoci mentre scendiamo,se qualcosa non va non forziamo la mano,il mare è sempre li non scappa e ci accoglierà un'altra volta con un tuffo fondo.
saluti salati claudio
Di narcosi ho un pò di esperienza... in una scala di 25 sintomi disposti in ordine di gravità ho raggiunto il 23°... NON è UN RECORD NE AVREI FATTO A MENO!!!
i meccanismi che scatenano i sintomi dell' ebrezza da profondità non sono ancora chiari neanche per gli eperti!
Condivido l'opinione di coloro che dicono che con un buon erogatore ad elevate prestazioni, che quindi abbia sensibilità e portata, si riduca molto il rischio.
su questo rimando ai futuri post!
salutoni!
Ciao matteo interessante la questione erogatore,meriterebbe di sicuro un'ampio approfondimento,io butto li sono una cosiderazione personale,molto personale,e forse errata chissà.Io perosnalmente credo che un buon erogatore(non è detto che debba ipercostoso per buono si intende buono non alla moda)abbia sempre i suoi vantaggi e questo è palese,ora se pensiamo ai vantaggi di un buon erogatore in primis di sicura sarà bilanciato,quindi lo sforzo respiratorio anche a profondità diciamo impegnative sarà quasi nullo,ora se pensiamo che respirare con calma e profondamente favorisce lo scambio gassoso e quindi la corretta espulsione della co2 beh siamo un bel pezzo avanti per poter dire che di sicuro ci aiuterà.Da questo ragionamento posssiamo ricoleggarci al famoso pensa respira profondamente agisci,per dire che un subacqueo con un buon erogatore(ripeto ho detto buono non alla moda)che riduca al minimo lo sforzo respiratorio di sicuro respira meglio,quindi si ascolta meglio perchè è più rilassato.
Non so se tecnicamente questo possa abbattere i rischi di narcosi,anche perchè tecnicamente per abbattere i rischi di narcosi si devono usare le miscele(nitrox,trimix per immersioni particolari altro non saprei io ho il solo uso del nistro ricreativo forza tecnici datevi da fare con le spiegazioni)quindi credo si possa dire con un buon margine di sicurezza che si un'erogatore performante di sicuro ci da una mano ad abbattere un pò il rischio narcosi.Però occhio alla penna ho detto abbattere un pò non ho detto che un'erogatore performante di sicuro abbate il rischio,per prevenire la narcosi cè un solo modo usare le miscele,per chi vuole andare fondissimo,altrimenti per pure ricreativa un nitrox ricreativo 32/36 è più che sufficiente per farci divertire alla grande.
saluti salati claudio
Ciao raga, sicuramente(sperimentato di persona) un erogatore di ottime prestazione, abbatte lo sforzo inspiratori/espiratorio, con grande beneficio di minor accumulo di CO2(bioossido di carbonio), che se aggiunto agli effetti della Narcosi può nuocere ampiamente durante un'immersione profonda!
reputo giusto aprire più avanti un post, come suggerito da voi, che parli di erogatori e C02, argomento veramente interessante!
buone bolle!!!
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